Kythira è un tesoro ancora da scoprire, poco turistica, facile da raggiungere, tranquilla, un misto la natura delle isole Ionie e l’architettura delle Cicladi e un paradiso per i camperisti.. per lo meno per quelli esperti e coraggiosi… 😉
[sam id=”7″]
Lo spettacolo che ci si trova davanti arrivando alla Chora (il paese) di Kythira è questo, e devo ammettere che era da tanto che non mi succedeva di rimanere senza parole davanti a un paesaggio!
Abbiamo preso il traghetto da Neapoli (uno al giorno, al mattino), ma è possibile imbarcarsi anche da Gythion (uno al giorno) e da Kalamata (uno alla settimana che prosegue per Creta). Il costo è alto, ma non proibitivo 10€ al metro per i camper e 11€ a persona, il tragitto dura circa un’ora e mezza.
Per la notte ci siamo sistemati nel grosso parcheggio all’entrata del paese, con vista sul castello [GPS N 36.15074, E 22.98746] e a due passi dalla piazza del paese. Volendo c’è un campeggio molto spartano, ma in mezzo a un fitto bosco a Kapsali, la baia sotto il castello. [GPS N 36.14737, E 23.00060]
Ma torniamo alla Chora… a differenza di quanto succede di solito, la Chora non è il paese più abitato dell’isola, però è sicuramente il più caratteristico e fare un giro per i suoi vicoletti è veramente un piacere. Per quanto ci siano negozietti di tutti i tipi, per fare una spesa un po’ più sostanziosa è necessario spostarsi a Kontolianika o a Potamos. I prezzi sono normali, la benzina è piuttosto cara, meglio fare il pieno prima di imbarcarsi. In caso di bisogno il benzinaio meno caro lo abbiamo trovato a Potamos, quello della Cyclon non la BP, dove abbiamo anche riempito il serbatoio dell’acqua.
Qui a lato il municipio di Kythira, sopra un dettaglio della la banca, ambedue nella piazza centrale del paese.
Sotto i due prodotti più famosi dell’isola:
i Paximadia, un tipo di pane all’olio biscottato assolutamente da provare e il miele.
Un altro prodotto tipico, sono i fiori chiamati ‘Sempreviva’, caratteristici fiori gialli che vengono raccolti solo un giorno all’anno sull’isolotto chiamato ‘Uovo’, che si trova esattamente di fronte alla Chora. La particolarita di questo fiore, come suggerisce il nome è di durare per anni, se raccolto al momento giusto. Vari oggetti decorati con i Sempreviva sono il souvenir più classico del isola.
Una visita al castello merita, non solo per visitare l’interno della fortezza, aperta dalle 8 alle 15 tutti i giorni, entrata libera, ma anche per ammirare le viste stupende sulla Chora, la baia di Kapsali e sull’Uovo.
L’Uovo nasconde anche un segreto: una grotta con dei colori incredibili, visitabile con un battello che parte tutti i pomeriggi da Kapsali (12€ / persona). La gita dura due ore, e comprende la visita guidate all’interno della grotta e un piccolo giro delle insenature vicine alla Chora.
E per concludere questa prima parte, un paio di foto di Kapsali, dove ci sono anche alcuni dei pochi locali notturni presenti sull’isola, che sono praticamente divisi fra qui e Ag. Pelagia. Dimenticavo… ho detto nell’introduzione che è un’isola per i più coraggiosi, il motivo è semplice, le strade sono strette e le spiagge migliori raggiungibili solo facendo degli sterrati spesso al limite dell’estremo… il seguito nel prossimo post…
[sam id=”7″]