Finalmente il brutto tempo sembra essere finito e possiamo ricominciare a fare le nostre camminate! Così, decidiamo di aprire la stagione attraversando la gola del Vouraikòs, o Voraikòs, che di trova a circa 65km da Patrasso. Le particolarità di questo percorso sono di far parte del sentiero europeo E4 e di coincidere per tutta la sua lunghezza con le rotaie di un simpatico trenino a cremagliera, che copre il tratto da Diakoftò a Kalavrita.
Il trenino di Kalavrita, o Odondotòs (dentato) è un classico per i greci, ancora più famoso di quello del Pelion. Nei suoi 22km di percorso, unisce Diakoftò, una cittadina sulla costa settentrionale del Peloponneso, a Kalavrita, una nota stazione sciistica che si trova a 750 mt. di altitudine, seguendo il corso del fiume Vouraikòs. Il paesaggio è spettacolare, tanto che è merita senza dubbio di essere fatto a piedi, per lo meno per il tratto che attraversa la gola vera e propria.
Il modo più comune per farlo è di prendere lo storico trenino a Diakoftò, dove si può lasciare il camper nel parcheggio di fronte alla stazione [38.19229,22.19696] e scendere all’unica fermata intermedia, Mega Spileon, che si trova praticamente alla fine della gola e ritornare a piedi seguendo le rotaie per 12,5km percorribili, senza fretta, in circa tre ore e mezza.
Nei giorni feriali ci sono solo tre treni (08:45, 11:15, 14:32), mentre sabato e festivi se ne aggiungono due (12:33, 15:50). Per gli orari completi e eventuali cambiamenti meglio controllare sul sito ufficiale. Il biglietto costa 9,50€ per sola andata (il doppio con ritorno) ed è consigliato prenotare o acquistali il giorno prima, perchè malgrado il prezzo decisamente eccessivo, i posti sono limitati e il treno si riempie in fretta.
Per chi pensa di andare poi a visitare Kalavrita e le vicine grotte dei laghi può essere interessante il Kalavrita City Pass acquistabile alla stazione del treno, che con 25€ a persona, include a/r con il trenino e la visita alle grotte e al museo dell’olocausto.
La stazione di Mega Spileon è nel paesino di Zachloroù, e il trenino passa letteralmente in mezzo ai tavoli di uno dei ristoranti, Romantzo, che è famoso per le sue frittate megagalattiche 😉
Noi abbiamo preferito arrivare con il camper al parcheggio che si trova all’ingresso del paese [38.09249,22.16449], cosa che però non consiglio particolarmente, perchè lo spazio è limitato e può essere molto difficile fare manovra arrivando nel momento ‘sbagliato’.
Abbiamo deciso così sia perchè il viaggio con il trenino l’avevamo già fatto più di una volta in passato, sia perchè considerando che la gola finisce circa 5km prima di arrivare a Diakoftò, ho pensato che fosse più furbo scendere i 7km più spettacolari fino allo sbocco della gola e poi tornare indietro… quello che non avevo calcolato era la pendenza, il dislivello è di circa 500 metri e essendo anche un po’ fuori di allenamento, il ritorno non è stato facile… comunque in tutto ci abbiamo messo ‘solo’ 5 ore e mezza 😉
La prima parte della camminata è facile e si può camminare su un piccolo sentiero di fianco alle rotaie. Man mano che si procede il paesaggio si fa più interessante e dopo una quindicina di minuti si arriva al primo tratto di cremagliera e comincia la discesa a essere più in pendenza, presto si incontra il letto del fiume e dopo altri dieci minuti si arriva alle ‘porte’, la prima galleria. Qui sentiero e rotaie cominciano a coincidere e ci fermiamo ad aspettare il treno che secondo i calcoli dovrebbe passare a momenti.. in effetti passa dopo pochi minuti…
Un’altra mezz’ora e si arriva alla stazione abbandonata di Triklià, qui c’è un rubinetto d’acqua che dovrebbe essere potabile, ma a noi è sembrata un po’ torbida e non ci siamo fidati…
Per la maggior parte del percorso non è un problema incontrare il treno, si trova sempre un po’ di spazio a lato dalle rotaie e i treni vanno piano sapendo che spesso ci sono persone che scendono a piedi. In alcuni punti però, quelli scavati e sui ponti non ci si sta per cui è meglio tenere presente gli orari dei treni e calcolare quando è meglio fermarsi e aspettare che passi. Come guida basta tenere presente che sia da Diakoftò che da Kalavrita ci mette circa 30 minuti per arrivare a Mega Spileon.
Scendendo si incontrano vari ponti con cartelli che in teoria vietano il passaggio ai pedoni, però non c’è un’alternativa per cui chi non sa volare deve per forza attraversarli. La discesa si fa sempre più ripida e camminare sul pietrisco dei binari diventa sempre più stancante e scivoloso…
Si segue sempre il fiume che spesso crea delle ripide o piccole cascate e arrivando verso la fine della gola le gallerie si fanno sempre più frequenti e spettacolari…
Dopo due ore e venti minuti sono ormai alla fine della gola, una cartina indica che la posizione si chiama Dikastiria. Qui faccio dietro-front e comincio la risalita che durerà, con varie pause per far riposare le gambe, altre due ore e mezza.
Durante il percorso abbiamo incontrato parecchi camminatori, ma anche altri abitanti del posto come quello della foto sotto!
Bello. Bravi!
Grazie !! 🙂