Monemvasia: Gibilterra d’oriente!

Monemvasia
monemvasiaMonemvasia, o Malvasia, è uno di quei posti dove non ti stanchi mai di tornare. Per turistica che possa essere diventata, mantiene un’atmosfera e un fascino rari da trovare in altri luoghi in Grecia. Non a caso è la città medioevale più visitata in Grecia.

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MonemvasiaMonemvasiaLa rocca di Monemvasia è già uno spettacolo di per se. Il ponte per arrivarci, l’entrata alla fortezza, le stradine, sembra di essere entrati in una fiaba.

Sconsiglio ai mezzi grossi di tentare di salire fino alla fortezza durante il giorno, può essere molto difficile fare manovra per tornare indietro. Meglio lasciare il veicolo al parcheggio indicato sotto e farsi i due chilometri a piedi, oppure spostarsi nel parcheggio ai piedi della rocca e risparmiarsi 500 metri. C’è anche la possibilità di prendere una navetta che collega la terra ferma alla fortezza, parte ogni venti minuti dall’imboccatura del ponte e costa un euro a persona.

MonemvasiaMonemvasiaL’entrata alla rocca. Ancora oggi tutto viene trasportato a mano o al massimo con gli animali in quanto è impossibile percorre le stradine del paese con qualsiasi altro mezzo.
Per quanti turisti ci siano, di solito basta allontanarsi di poco dalla strada principale, con i negozietti di prodotti tipici e ricordini vari, per ritrovarsi soli e perdersi nei vicoletti.

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MonemvasiaPer gli amanti della letteratura, Monemvasia è stata anche la patria di Yiannis Ritsos, considerato uno dei più grandi poeti greci del ventesimo secolo. Qui a fianco la sua abitazione.
Monemvasia
MonemvasiaPer chi se la sente, vale veramente la pena di salire alla città vecchia (circa 15 minuti).
Le viste sulla fortezza e la chiesa di Ag. Sofia ripagano ampiamente della stanchezza. Meglio se fatto di mattino presto e con delle scarpe adatte, attenzione anche alle scivolate 😉
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Monemvasia
MonemvasiaMonemvasiaDa Malvasia, come è anche conosciuta Monemvasia, prende il nome anche il particolare vitigno che produce vini dolci e aromatici. Sia nella fortezza (foto sopra) che nei dintorni è possibile provare e acquistare vini locali.

Foto sotto: in particolare si può andare a Velies (sulla strada per Neapoli) dove in questo vecchio oleificio si possono assaggiare e acquistare alcuni tipi di vino e olio direttamente dal produttore. Liotrivi [GPS N 36.71124, E 22.94644]
Velies, EliotriviVelies, Eliotrivi
Per chi volesse fermarsi a mangiare all’interno della fortezza, tutti ci hanno riconfermato come scelta migliore la taverna di Matoula, che noi conoscevamo da anni.
Rimanendo nell’ambito dei sapori, sono assolutamente da provare i dolcetti alle mandorle (Amigdalotà) di Haramis, fatti secondo tradizione solo con mandorle, burro, zucchero e albumi d’uovo. Trovate la sua pasticceria poco lontano dal parcheggio, sulla strada principale della città nuova.
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Per la notte noi siamo stati al parcheggio vicino al ponte, [GPS N 36.68847, E 23.03671] in compagnia di altri 5 camper di nazionalità diverse. Vietato però al sabato mattina perchè è la piazza del mercato. Comodo perchè la spiaggia è attrezzata di WC chimico, doccia e rubinetto dell’acqua e il comune di Monemvasia offre Wi-Fi gratuito!
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Un’alternativa per pernottare, con bella vista sulla rocca può essere a circa 14 chilometri più a sud, Ag. Fokas [GPS N 36.59478, E 23.060393]. Posto tranquillissimo e anche se la spiaggia non era molto pulita, il mare era comunque limpidissimo.
Agios FokasAgios Fokas
Agios Fokas


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