Prima di arrivare al classico tempio di Poseidone a Sounion, ci fermiamo a giocare a fare i piccoli esploratori, visitando i siti archeologici nei dintorni di Lavrio, tra i quali si trova anche l’anfiteatro più antico ritrovato fin ora in Grecia. La cittadina si rivela una buona scelta anche per pernottare e potrebbe essere una buona opzione anche per chi visita Sounion, trovandosi a soli 8 chilometri di distanza.
Lasciamo Maratona e seguendo la costa scendiamo verso Sounion, con l’intenzione di fermarci per la notte a Lavrio, dopo aver visitato un paio di siti archeologici che sembrano poter essere interessanti. Strada facendo però, visto che era anche ora di pranzo, facciamo una piccola deviazione verso la spiaggia di Avlaki [37.86717, 24.03854], che vista su googlemap sembra essere un bel posto.
La spiaggia è bella, ma è recintata e a pagamento (5€ a persona). Il parcheggio in compenso enorme e vuoto e ci va benissimo per farci un paio di spaghetti prima di rimetterci in viaggio. Immagino che in Agosto le cose siano leggermente diverse 😉
Arriviamo dopo un’oretta alla nostra prima destinazione, le tombe micenee di Thorikos. Giriamo sullo sterrato che porta alle tombe, che però è proprio in pessime condizioni, per cui dopo pochi metri mi pento e torniamo indietro, lasciamo il camper vicino alla strada asfaltata [37.74156, 24.06213] e cominciamo a salire a piedi verso le tombe.
La salita è di quelle che tagliano le gambe, tanto che preso dalla sforzo di arrivare in cima non mi accorgo neanche di aver superato senza accorgermi la prima delle due tombe. Arrivo così a quella superiore… il panorama è strano con le ciminiere sullo sfondo, ma la tomba è impressionante…
Quando arriva anche Elissavet, mi fa notare che forse dovrei correre di meno e stare più attento… a lei non era sfuggita la prima tomba! Poco male, torniamo indietro e in effetti non era visibilissima, nascosta dietro a dei cespugli, salendo, dopo un tratto in piano, comincia una grossa curva in salita, sul gomito della curva ci sono dei cespugli sulla sinistra e dietro si trova la tomba… si vede abbastanza chiaramente anche su gogglemap.
Rientrati in pieno nel ruolo di Indiana Jones, la esploriamo per bene, è in condizioni molto migliori di quella superiore, tanto che vedendo prima questa, quella sopra sarebbe stata un po’ una delusione, meglio così 😉
Scandiamo a recuperare il camper e ci spostiamo di poche centinaia di metri all’entrata del teatro antico di Thorikos [37.73651, 24.05422], che pare che sia il più antico ritrovato in Grecia fino ad ora e uno dei più antichi di Europa, datato intorno al 500 a.C. Le condizioni sono più che decenti vista l’età e l’entrata, come per le tombe, è libera. Oltre al teatro ci sono anche i resti di altre costruzioni del periodo.
Finiti i nostri giri per la giornata, ci spostiamo a Lavrio, una città particolarmente famosa nell’antichità per le sue miniere, dalle quali si estraeva l’argento usato per coniare le monete.
Abbiamo individuato due ottimi parcheggi anche per la notte, vicini al centro, uno presso il portosce [37.71393, 24.05847] e l’altro dove ci siamo fermati noi, vicino alla caratteristica torre con l’orologio [37.71110, 24.05551], un po’ rumoroso… ma neanche tanto.
In teoria ci saremmo anche potuti avvicinare ancora di più al tempio di Sounion, che è la nostra prossima destinazione, però abbiamo ancora un paio di cose che vorremmo visitare qui vicine e Lavrio è una città carina, per niente turistica, ma molto viva, con un sacco di tavernette da pesce, ristorantini, ouzeri… un posto tranquillo e piacevole, malgrado l’atmosfera industriale.
Come scopriremo sfortunatamente solo più tardi, ci è sfuggito il museo minerario, che da quello che ci hanno detto non è da perdere. Peccato, ma anche un buon motivo per ritornare!
Al mattino partiamo per andare a visitare il sito archeologico delle antiche miniere, dove si arriva prendendo la strada per il paese di Agios Kostantinos.
Percorrendo la strada che sale verso il sito archeologico incontriamo un’area attrezzata in mezzo a un boschetto che sembra essere perfetta per una sosta pranzo al fresco nelle calde giornate estive [37.72204,24.01981]. Probabilmente è perfetta anche per la notte, anche se essendo un po’ isolata senza compagnia non so se mi ci fermerei tranquillo. Per chi ne avesse bisogno c’è anche una fontanella, con rubinetto filettato, comodamente raggiungibile con il camper per rifornirsi d’acqua.
Proseguiamo e arriviamo ad un’altra area attrezzata, nei pressi di una chiesetta e un villaggio abbandonato [37.69619, 24.01760], anche qui si può fare rifornimento d’acqua e sostare all’ombra. Facendo un giro a piedi ci si rende conto di essere ormai molto vicini alle miniere.
Riprendiamo la strada, però ci fermiamo dopo poche decine di metri davanti a un cartello che indica un laboratorio metallurgico antico… noi il laboratorio non l’abbiamo trovato, però cercandolo in mezzo ai cespugli si vedono vari pozzi di profondità incalcolabile, che servivano come prese d’aria per le gallerie delle miniere sottostanti. Attenzione a dove mettete i piedi, perchè alcuni non sono recintati.
Ancora pochi metri e arriviamo all’entrata [37.69292, 24.01591] del sito archeologico delle miniere antiche… chiuso! Il sito è enorme e anche se pochi metri dopo l’entrata la rete di recinzione è stata tagliata e si può accedere senza difficoltà, abbiamo preferito una volta tanto fare i bravi rispettosi delle regole. La chiusura è dovuta alla mancanza di personale e non si sa quando riaprirà. Un motivo in più per tornare da queste parti.