Definita da Umberto Eco la città più bella d’Italia, non abbiamo resistito alla curiosità di andare a visitare la Rocca di San Leo. A una trentina di chilometri da Rimini, in una posizione a dir poco particolare, quella di Eco è sicuramente una esagerazione, ma San Leo, come è stata ribattezzata l’antica città di Montefeltro, merita senza dubbio di dedicarle una mezza giornata. Per alcuni forse anche di più, tutto sommato è stata anche capitale d’Italia!
Già arrivarci è un’avventura. Il camper è meglio lasciarlo nel grande parcheggio per gli autobus [43.8962,12.35066], sotto alla rocca. Da lì in dieci minuti a piedi si raggiunge la porta della città, passando per una strada stretta e senza particolari misure di sicurezza per i pedoni… basta stare attenti…
In realtà, malgrado i cartelli che vietano ai camper di entrare nel borgo, al suo interno esiste un’area camper che però attualmente non è accessibile a causa di una frana.
Una volta in paese è difficile perdersi… una visita alle due chiese e un giro per i vicoli. In mancanza di eventi speciali, non rimane molto altro da vedere oltre alla fortezza.
Nel nostro caso siamo capitati nella giornata della presentazione della Ferrari 488 Sprider e devo dire che è sempre un piacere poter vedere da vicino una Ferrari, ancora meglio se in n contesto come la piazza di San Leo!
Saliamo poi alla fortezza, seguendo il sentiero, ripidissimo anche se per fortuna breve. Per chi preferisce la comodità c’è una navetta che porta al castello da piazza Dante. Gli orari sono esposti ala fermata, ma il servizio non è molto frequente e costa un euro a testa.
La fortezza apre alle 9.30 (10.30 in inverno) e chiude alle 18.00 (16.20 feriali invernali). La biglietteria chiude 45 minuti prima, ma calcolate comunque che ci vuole un’ora piena e anche di più per visitare tutta la fortezza.
L’entrata costa la bellezza di 9€ a testa, con riduzioni per bambini/studenti/over65, ma per lo meno l’audioguida è gratuita.
A parte l’indiscutibile bellezza della fortezza e le sue condizioni perfette, è particolarmente interessante per scoprire dettagli sul personaggio, molto particolare, di Cagliostro. Fu qui infatti che morì, dopo la condanna all’ergastolo impostagli dalla chiesa.
Oltre alle celle e alla storia di Cagliostro e della massoneria, si possono veder le sale dei Malatesta e Montefeltro, un museo d’armi antiche, una raccapricciante mostra di strumenti di tortura medievali e esposizioni temporanee, che nel nostro caso era una collezione di armi moderne, ottimo esempio di creatività e ingenio umano buttati via!