Un’oasi di pace e natura all’estremo nord della Grecia, che ne presenta un’immagine molto diversa dal solito mare e archeologia a cui siamo abituati. Forse non è una destinazione adatta a tutti, ma per chi è già in zona sarebbe un peccato non programmarci una sosta.
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Noi ci siamo passati quasi per caso, di ritorno da una viaggio in Italia via terra. Superati i confini con la Macedonia nei pressi del lago Doirani, abbiamo pensato di pernottare a Kerkini, cogliendo l’occasione per vedere il lago artificiale di cui avevamo sentito parlare con entusiasmo e che, come sapevamo, era servito come scenario per la realizzazione di un film del 2004 di Theo Angelopoulos, “La sorgente del Fiume“.
Il paese Kerkini non è niente di speciale, ma più ci si avvicina al lago, più ci si rende conto della particolarità del posto. Cavalli liberi che pascolano tranquillamente nei prati, mandrie di bufali che si vedono sulle rive in lontananza, i suoni di decine di uccelli e insetti mai sentiti prima d’ora…
Sul lago è possibile farsi portare a fare un escursione in barca al costo di 7,5€ a persona, con un minimo di 40€ per barca (durata di circa 70 minuti) oppure si può fare un giro a cavallo (15€/ora). Da quello che ci hanno detto il periodo migliore per visitare la riserva è la fine dell’autunno quando arrivano i fenicotteri. Però data la strana caratteristica del lago, che viene vuotato d’estate e riempito in autunno, il paesaggio e la fauna cambiano molto durante l’anno e ci hanno assicurato che in qualsiasi stagione c’è qualcosa di interessante da vedere.
Le barche partono dal piccolo porticciolo vicino al paese [41.250968,23.097244], per la notte abbiamo preferito dormire in paese, parcheggiati di fianco alla chiesa.
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