Per quanto in Grecia non ci siano ancora moltissimi vegetariani, al punto che in alcune zone non sanno neanche cosa voglia dire esattamente, mangiare fuori per chi segue una dieta vegetariana o vegana è spesso molto più facile che non in altri paesi europei, Italia inclusa…
[sam id=”7″]
La cosa è abbastanza semplice da spiegare ed è legata alla religione greco-ortodossa. I digiuni religiosi sono infatti molto comuni e rispettati da grande parte della popolazione, soprattutto nelle zone rurali. I periodi classici sono prima di pasqua (40 giorni), prima di natale (40 giorni) e prima di ferragosto, festa della madonna, (15 giorni). durante questi periodi non si mangia carne e prodotti animali (latticini ecc.) e al venerdì neanche olio. Frutti di mare e molluschi, compresi polipo e gamberi sono permessi. Questa abitudine ha creato tutta una serie di ricette così dette “da digiuno” (“nistìsimes” in greco).
Intanto una informazione fondamentale, che è il più grosso problema che incontro io di solito in Italia: in Grecia non si usa lo strutto per cucinare, solo olio di oliva e in alcuni casi burro (soprattutto nei dolci). Per cui pane e affini sono sempre adatti ai vegetariani e ai vegani (per il pane greco tradizionale non viene mai usato neanche il latte).
Inoltre è abbastanza raro, anche se non impossibile, che vengano usati brodi di carne per cucinare verdure… in caso di dubbio chiedere, diciamo che la cucina tradizionale, quella da tavernetta per capirci, non usa dadi da brodo di nessun tipo.
Qui di seguito troverete una lista dei piatti più comuni della cucina tradizionale greca da taverna che sono adatti a vegetariani e vegani. Se scegliete di mangiare in un ristorante più sofisticato, fate attenzione alle varianti che possono essere state fatte dai vari chef.
La maggior parte di piatti per vegetariani e vegani si trovano di solito tra gli antipasti.
Tiganità (fritti): vari tipi di verdure fritte zucchine, melanzane, patate, peperoni. Vegan.
Keftèdes (polpette): spesso sul menù si trovano oltre alle classiche polpette di carne, quelle di polpette di verdura come ad esempio, zucchine, melanzane, spinaci, ceci, pomodoro. Raramente contengono carne se non esplicitamente indicato, quasi sempre contengono invece formaggio e/o uova.
Pitte e Burekakia: non esiste una traduzione precisa in italiano, possono delle torte salate con ripieni di vario tipo o sfoglie triangolari ripiene, tipo panzerotto, ma fatto con la sfoglia. Il nome di solito indica chiaramente cosa è contenuto nel ripieno e di solito viene usato burro nell’impasto, a meno che siano indicate come ‘nistisimes‘ che vuol dire che non contengono ne burro ne formaggio.
La versione dolce, con una crema di latte, uova e semolino, si chiama ‘Bougàtsa‘. Attenzione, nel nord della Grecia con il nome ‘bougatsa’ indicano sia le sfoglie dolci che quelle salate.
Salàtes (Insalate): Oltre alle insalate classiche alla greca, choriàtiki ecc. esiste un’intera categoria di insalate cremose che per la maggior parte sono vegetariane, alcune anche vegane.
L’unica non vegetariana credo che sia la Taramosalàta, fatta a base di uova di pesce. Tirosalàta, Tirokafterì e Chtipitì sono a base di formaggio (tirì), le ultime due piccanti.
Melitzanosalàta, purea di melanzane nella versione tradizionale è vegana, ma alcuni aggiungono un cucchiaio di yogurt, meglio chiedere.
Tzatzìki, a base di yogurt, cetrioli e aglio
Skordalià, a base di aglio e patate, vegana
Hùmmus, non è una specialità greca ma si trova sempre più spesso, ceci, tahini e limone. vegana
Fàva, purea di fave, vegana
Chòrta, (vlita, radikia ecc.), erbette di vario tipo bollite, vegan
Piperies Florinis: peperoni rossi marinati, vegan
Volvì, cipolline amare marinate, vegan
Dakos, insalata alla cretese, vegetariana
Dolmadakia Yialantzi: involtini di foglie di vite con ripieno di riso, raramente può esserci della carne nel ripieno, chiedere per sicurezza. A volte vengono servite con una salsina a base di yogurt per i vegani meglio chiedere. Da non confondere con le Lachanodolmades, involtini in foglie di cavolo, che quasi sempre hanno il ripieno di carne. Le prime sono di colore verde scuro e le seconde biancastre.
Kolokithoanthoùs, involtini fatti con il fiore delle zucchine ripieni di riso, di solito senza carne però meglio chiedere.
Melitzànes me Feta (Papoutsàki), melanzane con formaggio e salsa di pomodoro, vegetariano
Bouyiourdì, tipico del nord della Grecia, insalata greca calda, vegetariana
Saganaki (piatti al tegamino), quello tradizionale è di formaggio stagionato, può essere anche di feta, di verdure o di frutti di mare.
Stàka, si trova solo a Creta, è la parte più grassa del latte che viene lavorata come una crema
Laderà (piatti a base d’olio): tutta questa categoria è vegana, se non contiene esplicitamente carne (a volte lumache), sono solo verdure, spezie e olio. Piatti tipici sono i fagiolini, Gìgantes (grossi fagioli al forno), patate al forno, piselli, carciofi alla polita, Bamies (Gombo o Okra, praticamente sconosciuto in Italia, a molti piace).
Gemistà (verdure ripiene) solitamente pomodori e peperoni, ma a volte anche zucchine, melanzane e patate, ripieni di riso, in rari casi può esserci della carne nel ripieno, chiedere per sicurezza
Melanzane Imam, di solito vegane
Revìthia, Revithàda, ceci in brodo, vegan
Fakès, lenticchie in brodo, vegan
Fasolàda, fagioli in brodo, vegan
Spanakòrizo, riso e con spinaci, vegan
Prassòrizo, riso ai porri, vegan
Stufato di castagne, si trova raramente e solo a Creta, vegano e da assaggiare!
Spaghetti alla napoletana: attenzione ho visto più di una volta usare il sugo di carne fatta al forno per condire la pasta, chiamandola alla napoletana, evitare!
Sono sicuro di aver dimenticato parecchi piatti, spero però che comunque questa lista torni utile a qualcuno per poter ordinare al ristorante con un po’ più di tranquillità 🙂
[sam id=”7″]