Un altro posto particolare dove mi è capitato di fermarmi durante uno dei miei giri per l’Europa dell’Est è Tokaj: capitale del vino in Ungheria, così pregiato ed importante da essere citato nel loro inno nazionale come uno dei maggiori doni ricevuti. La cittadina è un gioiellino e visitarla è un’occasione per conoscere la storia e il sapore di uno dei vini più famosi del mondo.
[sam id=”7″]
Siamo arrivati a Tokaj nel pomeriggio e dopo un primo giro per il bel centro storico, pedonale e curatissimo, ci ha fatto impressione il fatto che ci fosse pochissima gente in giro. Più passava il tempo e più si trasformava in una città fantasma, faccio le mie foto e poi spostiamo il camper in un piccolo parcheggio [48.12457,21.41142], solo per auto, ma completamente vuoto. Dormiamo tranquilli e ci svegliamo intorno alle cinque che era già giorno, anche se con un nebbione fittissimo. Nel giro di un’ora la nebbia si era ritirata e la città stava già funzionando a pieno ritmo, negozi aperti e strutture pronte a ricevere i turisti che, come spesso succede, arrivano in mattinata con i pullman e svnaniscono dopo poche ore.
Tra le varie cantine dove è possibile degustare i vini, la cava Rakoczy, la più antica, è considerata una delle fermate da non perdere.
Interessante anche il museo di Tokaj e la galleria d’arte all’interno della vecchia chiesa ortodossa. Inutile dire che si possono comprare i vini locali in una marea di negozietti e un paio di supermarket ai prezzi più diversi.
[sam id=”7″]