Arriviamo a Paleochora, dove visitiamo due campeggi e cerchiamo di organizzare la traversata delle gole di Samarià, essendo Paleochora uno dei porti collegati giornalmente con Agia Roumeli, punto di uscita della gola e raggiungibile solo via mare. La posizione di città è stupenda, l’architettura un po’ deludente, ma scopriamo presto e con piacere che l’atmosfera è molto più rilassata e meno turistica della costa occidentale visitata fino ad adesso.
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Arrivando dal nord, a prima vista Paleochora fa una bella impressione. Una striscia di terra in mezzo al mare, con il suo bel castello sulla punta. Avvicinandoci non posso non pensare che in altri paesi avrebbero sicuramente valorizzato la posizione privilegiata, stando molto più attenti all’estetica delle costruzioni. Peccato.
Facciamo subito una fermata a un supermarket di fronte alla spiaggia enorme per i rifornimenti e troviamo i prezzi molto più accettabili di quello che avevamo incontrato fino ad adesso. Di fronte al supermercato rimango affascinato da una scultura dell’artista austriaco Gerhard Stelzhammer, ora residente a Paleochora.
Come vengo a sapere fa parte di un’esposizione all’aperto del 2013 e probabilmente prima o poi verrà rimossa.
Per visitare la città, che merita una passeggiata, lasciamo il camper nello spazioso parcheggio vicino alla marina [35.22508,23.67818] e da lì saliamo prima a vedere le rovine del castello e poi facciamo un giretto per le stradine della città. Quì scopriamo con piacere che si tratta di una città che non vive solo di turismo, con negozietti di tutti i tipi e una bella atmosfera. Attenzione a evitare di entrare con il camper nelle stradine della città che sono strettissime.
Andiamo a visitare il camping Grammeno, cinque chilometri a ovest di Paleochora [35.23515,23.63601]. Ce lo hanno descritto come uno dei migliori dell’isola e devo dire che fin dalla prima impressione tutto sembra molto positivo. Direttamente su una spiaggia enorme, molto curato e pulito, offre tutti i servizi per i camperisti, ombra abbondante. Non ha la piscina, ma cosa te ne fai quando hai un mare così davanti. Funziona anche come camper service, con la formula della sosta diurna e rimane aperto anche d’inverno per i full-timers con tariffe interessanti (a partire da 170€ al mese). L’unica cosa che ho trovato mancante è un rubinetto d’acqua di fianco allo scarico per la cassetta del WC per poterla sciacquare per bene, ma immagino che non sia difficile rimediare!
Non posso dire lo stesso invece del camping Paleochora [35.23734,23.69268]. L’ambiente giovanissimo e simpatico non basta a sopperire alle carenze di strutture per i camperisti. Pochi posti nel posto più rumoroso del campeggio, non c’è uno scarico dedicato e esattamente di fronte al campeggio, si trova un locale notturno che mi è sembrato alquanto minaccioso, per quanto riguarda il sonno dei camperisti 😉
Noi abbiamo preferito pernottare su una spiaggia di nome Karavopetra (pietra a forma di nave) [35.23757,23.65418] a poco più di due chilometri a ovest di Paleochora. Bella la posizione anche se un po’ fastidioso il rumore della strada vicina… si lo so, non si può avere tutto… in compenso al mattino abbiamo fatto scorta di sale marino raccogliendolo dagli scogli… ottimo!
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