Anch’io, come tutti, ho sempre fatto il tratto tra Atene e Delfi prendendo la strada più corta, snobbando la costa del golfo di Corinto. Questa volta partendo dal classico Heraion e non avendo nessuna fretta, mi sono tolto la curiosità di andare a vedere se vale la pena di allungare un po’ e cosa c’è di interessante…
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Skalosia [N 38.065587, E 22.941142]
Partito nel pomeriggio da Heraion con l’idea di fermarmi per la notte presso la prima spiaggia decente che avrei incontrato, mi sono presto reso conto che in questo tratto di strada l’accesso al mare è praticamente impossibile senza un fuoristrada. Dopo un paio di tentativi andati male, mi sono infilato finalmente sulla strada, un po’ strettina, che porta alla spiaggia di Skalosià. Si arriva a uno spiazzo dove è possibile parcheggiare e poi bisogna comunque proseguire a piedi per altri 200 ripidissimi metri, per arrivare alla spiaggia. Bella, mare splendido, poca gente durante la settimana, direi che, anche se non è un posto che consiglierei come destinazione, se si è per strada è una buona sosta, anche per pernottare.
Proseguendo in direzione di Alepohori, la strada è piuttosto stretta, ma offre delle belle viste sul mare, anche se rimane difficilmente raggiungibile. Quando finalmente si arriva a costeggiare il mare, si possono trovare un paio di punti carini per fermarsi a fare un bagno (sopra) ma secondo me è meglio proseguire fino a Psatha [N 38.11295, E 23.218397] spiaggia enorme, bella e con possibilità di parcheggiare comodamente (qui sotto).
Dopo Psatha siamo passati da Porto Germenò, molto carino, ma difficile fermarsi. Così abbiamo ripreso la strada per le montagne in direzione Tebe, svoltando però all’altezza di Erithres con destinazione Alikì (Salina). Lungo la strada, nel mezzo del nulla abbiamo incontrato questa costruzione ‘aliena’ che risulta essere un trofeo per la battaglia di Leuttra, segnalando così che ci troviamo nel luogo dove è stata combattuta una delle battaglie più importanti dell’antica Grecia.
Alikì [N 38.200452, E 23.043542] è un posto interessante, la salina e i fanghi che ci si possono fare attirano molti turisti greci di età medio alta e il mare non è niente male.
Dall’altro lato del paese, la spiaggia [N 38.193504, E 23.051536], all’estremità della quale ci sono dei resti micenei, è un susseguirsi di bar e caffè e qui l’età media scende in modo impressionante! Insomma è un posto per tutta la famiglia 😉
Sopra una veduta panoramica della spiaggia di Agios Nikolaos [N 38.212461, E 23.02571] e dietro la baia di Alikì da cui dista meno di tre chilometri. Molto più tranquilla e meno popolata, Agios Nikolaos (sotto) è un’alternativa interessante per una sosta.
Agios Yiannis [N 38.2146, E 22.959702]
Un piccolo paesino di pescatori con tavernetta, senza turisti, a parte il simpatico francese con il camper qui a fianco, che ci ha detto che da anni passa almeno una settimana delle sue vacanze qui, isolato dal mondo. Un pezzo di Grecia all’antica, molto accogliente. Sul molo, vicino alla doccia, un utile rubinetto permette di fare rifornimento d’acqua.
Proseguiamo per Paralia Saranti
[N 38.237135, E 22.887297] dove abbiamo intenzione di passare la notte e per strada vediamo questi resti di un acquedotto antico, buona occasione per una foto!
Arrivati a Paralia troviamo facilmente da parcheggiare nell’ampio spiazzo vicino alla spiaggia. La vista sul mare è impedita dalle case dei pescatori, però la distanza è minima. Un po’ più movimentato di Agios Yiannis e con negozi per fare anche un minimo di spesa, è un ottimo punto sosta per la notte e perfetto per un bel bagno mattutino. Ultima tappa di mare, prossima meta il monastero di Ossios Loukas.
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