Per quanto vicina sia la Grecia all’Italia, le feste di Natale e capodanno sono festeggiate seguendo tradizioni diverse, dettate dalla religione Ortodossa. Babbo Natale qui arriva più tardi e con un’identità diversa e, mi spiace dirvelo, la Befana non esiste!
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È un fatto che più passano gli anni e più si osserva un imbastardimento delle tradizioni locali con quelle del mondo cattolico, per questo mi è parso interessante fare una carrellata sugli usi e costumi classici degli ortodossi. Cominciamo dal fatto che per il Natale qui non si addobba un albero, bensì un modellino di nave, solitamente fatta in legno, che è un evidente riferimento a come i Greci siano legati al mare. Questo spiega perchè nella piazza centrale di Atene viene allestita una nave luminosa in occasione delle feste e in molte vetrine di negozi si vedono vari tipi di navi illuminate. Quindi niente albero e niente regali, per lo meno a Natale.
I regali infatti si scambiano a capodanno e sono portati da Agios Vassilis, San Basilio festeggiato appunto il primo dell’anno.
Durante tutto il periodo delle feste si sentono dappertutto canzoni natalizie, kàlanda in greco, ma la tradizione vuole che alla vigilia di Natale, quella di capodanno e quella dell’Epifania, i bambini vadano di porta in porta a cantare le canzoncine, usando dei triangoli metallici come strumenti. I padroni di casa ricambiano offrendo dei dolci o una piccola mancia che di solito è molto più gradita. Aggiungo sotto alle foto anche un videino per farvi sentire una delle melodie più classiche.
È anche interessante notare che per i greci, il Natale è una festa molto meno importante e sentita della Pasqua, che invece è la ricorrenza più importante nel calendario religioso ortodosso.
Melomakàrona e Kourabièdes sono i dolci classici delle festività. I primi sono biscotti fatti senza grassi animali e uova, per cui adatti a chi segue il digiuno religioso, aromatizzati con cannella e chiodi di garofano, inzuppati in uno sciroppo a base di miele. I Kourabiedes sono invece dei biscotti di pasta frolla aromatizzata e ricoperti di zucchero a velo.
Il dolce classico per il capodanno è la Vassilòpitta, da tagliare insieme alla famiglia, magari dopo al rituale partitone a carte del primo dell’anno. È d’uso tagliare una fetta anche per ogni famigliare assente nominandolo, perchè nascosta all’interno della torta si trova una moneta, che porterà buona sorte a chi la trova nella porzione a lui assegnata.
Per chiudere in bellezza, sotto le Diples, frittelle di pasta foglia arrotolata e cosparse di miele e noci tritate, molto usate nel Peloponneso per capodanno.
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