Sicurezza ad Atene

AthensAtene è una città grande, conta quasi 4 milioni di abitanti includendo la periferia, praticamente un po’ più di un terzo dell’intera popolazione greca. Come tutte le grandi metropoli deve convivere con vari problemi come il traffico, la micro-criminalità, i senza tetto, tossicodipendenti… ma non lasciatevi intimidire, Atene è molto meno pericolosa della maggior parte delle capitali europee e merita di essere visitata.

[sam id=”7″]


Ingrandisci la mappa

La particolarità di Atene, rispetto alle altre grandi città che conosco, è che i quartieri più pericolosi si trovano in centro (vedi mappa a lato), lasciati diventare ghetti di immigrati illegali, drogati con relativi spacciatori ecc. In linea di massima comunque rimane una città relativamente ‘sicura’. Si può circolare coi mezzi e a piedi tranquillamente a tutte le ore del giorno e della notte, evitando appunto la zone ghettizzata del centro e seguendo le classiche precauzioni da viaggiatore: evitare di sembrare troppo ‘turisti americani’ e lasciare il Rolex e i diamanti nella cassetta di sicurezza!

Circolando a piedi il pericolo più grande è attraversare la strada, non siamo proprio ai livelli del Cairo, ma poco ci manca. Non esagero. Il pedone praticamente è invisibile, non ci sono semafori verdi di cui fidarsi, le strisce pedonali sono una barzelletta, moto e motorini si muovono su strade e marciapiedi senza praticamente seguire nessuna regola. Fate attenzione!

Una storia a parte sono le dimostrazioni e gli scontri con la polizia. I telegiornali hanno passato immagini apocalittiche di guerra e distruzione. In realtà nella maggior parte degli ormai rari casi il campo di combattimento è limitato alla centralissima piazza Syndagma e allo spiazzo davanti al parlamento e raramente si estende come raggio più di 300 metri. Dove finisce l’effetto dei lacrimogeni, la vita continua normalmente. Comunque se doveste trovarvi in mezzo a una manifestazione, cambiate strada, soprattutto se vedete molti celerini o ancora peggio, tante telecamere e fotoreporters.

Con il camper: se non siete in vena di avventure, evitatevi la brutta esperienza di guidare in centro. Tanto più che anche se trovate da parcheggiare, cosa non impossibile, le probabilità di trovare un finestrino rotto al vostro ritorno sono piuttosto alte. Il mio consiglio è di parcheggiare in zone residenziali in periferia, in parcheggi custoditi o anche liberi, ma in zone non isolate, oppure optare per un campeggio. Se, come noi, non siete fan dei campeggi, seguite il metodo classico per valutare la sicurezza del posto che avete trovato per parcheggiare. Scendete e fate un giretto a piedi nelle vicinanze: se ci sono cristalli di vetri rotti per terra, bottiglie o lattine vuote di birra e vino nei paraggi e segni strani di sgommate sull’asfalto… il messaggio è chiaro!
Una volta trovato il posto muovetevi con i mezzi e godetevi la visita.

[sam id=”7″]