Katakolo è il porto di Olympia, dove attraccano le navi da crociera che vomitano orde di turisti. Il paesino come si può immaginare è un insieme di negozietti turistici, taverne turistiche, baretti turistici… insomma, non proprio entusiasmante! Può essere però un punto sosta strategico e in più ospita un museo, anzi due molto particolari, che possono addirittura farvi ricredere sulle origini della tecnologia moderna!
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Questo piccolo paesino vede passare migliaia di turisti, la cui maggioranza si ferma per poche ore per andare a visitare il sito archeologico di Olimpia e poi rimbarcarsi. Musei, negozi, treni, mini luna-park tutto funziona e dipende dagli orari di arrivo e partenza delle navi da crociera.
Il trenino è un modo alternativo per raggiungere Olimpia. Per 10€ a persona, in 45 minuti raggiunge il sito archeologico per poi ritornare dopo circa 3 ore. Come detto sopra, gli orari sono flessibili e dipendono dalle crociere.
Nell’ampio parcheggio tra la stazione e il porto ci si può fermare comodamente anche per dormire…
Però per soli 5€/24h, si può parcheggiare all’interno della marina, sorvegliata, con allacciamento elettrico, wi-fi, carico, scarico (nei bagni), docce con acqua calda e uso lavatrice! Ottima idea, magari lo facessero tutte le marine.[N 37.649535, E 21.318309]
Per informazioni e prenotazioni chiamare Leo Flamburis 6945895900.
Ed arriviamo ai musei. Sono due, vicini al parchetto del porto. Il primo è dedicato agli strumenti musicali e il secondo alla scoperte tecnologiche dell’antica Grecia. L’entrata è a offerta libera, consigliati 2€ a testa. Gli orari sono un po’ complessi, per maggiori informazioni meglio consultare il sito. In ogni caso sono aperti quando arrivano le navi!
Il museo degli strumenti musicali può essere interessante per gli appassionati di musica, ma la vera chicca è il museo della tecnologia. Con modellini funzionanti basati su disegni e descrizioni di fonti antiche, si ‘dimostra’ quanto fosse avanti la tecnologia nell’antica Grecia. Praticamente avevano già inventato tutto, dai robot al laptop! 🙂
Mettendo da parte l’entusiasmo un po’ naive del fondatore del museo, si possono vedere delle idee ingegnose e il personale può fare delle dimostrazioni pratiche per farne capire meglio il funzionamento.
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