Arriviamo così all’ultima tappa del nostro giro di Creta, prima di tornare in Grecia continentale. Dopo più di quattro settimane a girovagare tra il bello e il selvaggio del paesaggio cretese, affascinati dalla ricchezza della cultura e tradizione locale, non ci sarebbe potuta essere conclusione migliore che passare un paio di giorni a Chania, non a caso considerata una delle città più pittoresche di tutta la Grecia!
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La buona notizia è che, questa volta, la reputazione è meritata al cento per cento. Il miscuglio di islamico e veneziano, rendono il centro storico un vero gioiello, con all’apice il vecchio porto, perfettamente conservato. Certo in alta stagione sembra di essere in un formicaio, tanti sono i turisti di tutte le razze e nazionalità, che vanno e vengono in pieno disordine, fino all’istante del tramonto, quando tutti si immobilizzano per scattare la fotografia d’obbligo, me compreso 😉
Però anche in questo caso c’è una buona notizia: la città si risveglia tardi. Basta visitare il centro storico prima delle dieci e, oltre ad avere una luce stupenda per fotografare, il porto e le stradine sono praticamente deserte.
Una bella passeggiata fino al faro, oltre che a far sgranchire le gambe, offre anche delle vedute stupende verso la città. Il faro, simbolo della città, è uno dei più antichi della Grecia, costruito più di 400 anni fa dai veneziani fu poi rinnovato dagli ottomani agli inizi del XIX sec., il che spiega la particolare somiglianza a un minareto.
La mosche Yali, bellissimo esempio di architettura islamica, è la costruzione più impressionante del porto. Costruito alla fine del XVII sec. e rimasto in uso fino agli inizi del XX sec. Recentemente è stato adibito a spazio espositivo per varie mostre d’arte.
La costruzione dei cantieri veneziani cominciò agli inizi del XVI sec. Venivano usati per la costruzione e le riparazioni delle imbarcazioni durante l’inverno. Dei 23 padiglioni dei cantieri, ne rimangono meno della metà e non tutti in buone condizioni, peccato…
Uno dei monumenti religiosi più interessanti è la chiesa di San Nicola, nel quartiere Splantzia. Costruito all inizio del XIV sec. come convento dominicano, fu prima trasformato in moschea e poi, agli inizi del XX sec. in chiesa ortodossa. Da qui la particolarità dell’avere sia una torre campanaria che un minareto.
Per chi vuole comprare un ricordo veramente tradizionale di Creta, deve recarsi in Via Sifaka, che era e rimane la via delle coltellerie artigianali e degli arrotini.
Un’altra fama meritata di Chania è per la sua cucina tradizionale. Moltissimi i ristoranti e ristorantini per le vie della città vecchia, tutti a ottimi livelli di qualità e con una buona varietà di piatti anche per i vegetariani. Per fare la spesa invece, oltre ai supermercati alle porte della città, merita una visita il mercato coperto municipale, che anche se è diventato un’attrazione turistica, offre comunque una scelta interessante di prodotti locali.
È possibile pernottare a Chania, vicinissimi al porto veneziano. Ho trovato due parcheggi molto comodi: il primo sotto le mura orientali (foto a sinistra) [35.51662,24.02442] è un ampio sterrato, dove abbiamo passato una notte tranquilla malgrado il via vai di gente; la seconda opzione è un parcheggio molto più nascosto [35.51921,24.02384], ma vicino al primo, dove se si arriva lontano dalle ore di punta non è difficile trovare un posto anche per veicoli lunghi. Ci sono pochi posti in piano, ma con un po’ di pazienza il posto giusto si libera… il grosso vantaggio, in estate, di questo parcheggio è di essere molto più ventilato del primo.
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