Superiamo Saint Remy de Provence senza sostare, visto che non troviamo un parcheggio decente, ma dopo poche centinaia di metri, non possiamo non fermarci quando vediamo a lato della strada i resti del antico mausoleo romano di Glanum. Scopriamo così la clinica mentale di Van Gogh di fronte. Vista l’ora, decidiamo di fermarci per visitare il tutto con calma l’indomani.
Non avrei mai pensato che un manicomio potesse diventare un’attrazione turistica, ma devo riconoscere che la visita a questo è stata molto interessante. Anche se… ma prendiamo le cose con ordine…
Superato Saint Remy di circa un chilometro, vediamo l’imponente mausoleo e la porta meridionale della antica città di Glanum e ci infiliamo nel parcheggio [43.77587,4.83114] di fianco, per fare un paio di fotografie.
Vista la breve distanza da St.Remy, ci facciamo una bella passeggiata e facciamo un giro nel centro storico. Decisamente bello e decisamente turistico… Confermiamo così la prima impressione, avuta attraversando il paese poco prima. Alla fine sembra una regola internazionale: se non trovi un parcheggio gratuito vicino al centro, o sei in una grossa città o in un posto troppo turistico 😉
Sotto la chiesa di St.Remy.
Al ritorno seguiamo delle indicazioni per il chiostro di Saint Paul. Si tratta di un monastero, ospedale per malattie mentali ancora in parte attivo, dove si era fatto ricoverare il grande Van Gogh, di sua spontanea volontà e ci aveva vissuto circa un anno, appena prima di suicidarsi. Qui ha dipinto una quantità enorme di quadri, quasi uno al giorno e in tutta la zona ci sono riferimenti ai suoi dipinti. Visti gli orari, decidiamo di fermarci a dormire qui e visitare l’indomani.
L’entrata costa 5€ a persona e probabilmente non li vale. Il punto forte della visita sono le spiegazioni (in francese e inglese) della malattia di Van Gogh e della sua terapia, prese dalle pagine di un libro scritto dal suo medico curante. Un po’ una presa in giro, a questo punto meglio comprarsi il libro.
Per i veri fan del pittore però è da non perdere. Per esempio si può visitare la stanza in cui era stato ricoverato nel periodo più creativo della sua vita.
Interessante il dubbio dello psichiatra che si domanda, nel caso avessero trovato la cura per la pazzia di Van Gogh, se avrebbe continuato ad avere il genio artistico che era o se si sarebbe spento. Un’ottima domanda!
Nella foto sotto, una delle sale di trattamento con i pannelli dove si vedono gli ingrandimenti delle pagine del libro con le informazioni.
All’entrata-uscita nel negozio del museo si possono trovare cose interessanti a prezzi decenti e una serie di quadri e sculture prodotte dai pazienti del progetto di terapia artistica Valetudo che meritano di essere visti.
Usciti dal manicomio 😉 visto che il tempo è migliorato, andiamo a fare una visita anche al sito archeologico di Glanum, a poche decine di metri. Qui l’entrata costa 7.50€ e direi che per chi ha già visto scavi romani o greci, non ne vale assolutamente la pena… niente di nuovo 😉 o di particolarmente entusiasmante. Consigliato solo ai patiti di archeologia.
Per la notte ci siamo spostati dal parcheggio sulla strada, un po’ più all’interno [43.77576,4.82992], dove abbiamo dormito nella pace totale in compagnia di altri quattro camper.