Saganaki… non è giapponese!

SaganakiUna ricetta facile e velocissima della cucina greca, anche se il nome potrebbe sembrare molto più orientale. Un antipasto classico che si trova in quasi tutte le taverne, molto apprezzato anche come mezè.

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SaganakiIl nome Saganàki vuole dire tegamino e si riferisce in generale al tipo di cottura più che al contenuto. Esistono infatti vari tipi di saganaki, di gamberi, di frutti di mare, di formaggi diversi ecc.
Quello però classico è quello di formaggio tipo kafalogravièra, detto anche ‘formaggio duro’.
Al supermercato, chiedendo un formaggio da saganaki al banco dei formaggi vi indicheranno quello giusto e ve lo taglieranno nello spessore adatto, ovvero circa un centimetro, un centimetro e mezzo.

SaganakiLe dimensioni non hanno molta importanza, meglio però avere pezzi non troppo grossi per poterli gestire meglio in cottura e avendo più superficie otterremo anche più crosticina alla fine

SaganakiLe fette di formaggio vanno bagnate per bene in acqua. Un piatto con mezzo dito di acqua funziona benissimo.

SaganakiDall’acqua si passa poi la fetta di formaggio nella farina, facendo in modo che sia tutta ricoperta di un sottile strato.

SaganakiUna volta infarinate tutte le fette si può incominciare a friggere. Io calcolo una fetta di formaggio a persona, che accompagnata da un buon pane choriatiko e un’insalata fanno un pasto completo.

SaganakiSi mette il formaggio in pochissimo olio d’oliva già caldo e a fiamma bassa si lascia dorare prima da una parte e poi dall’altra. Per girarlo basta infilzarlo con una forchetta.

SaganakiUna volta pronto, sgocciolare un po’ l’olio e poi metterlo in un piatto.

SaganakiSpruzzarlo subito con una buona dose di succo di limone.

SaganakiAggiungere ancora limone una volta tagliato e mangiare prima che si raffreddi del tutto!

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