Dopo Voidokilia ci spostiamo a Pylos, per gli italiani conosciuta come Navarino, la cui baia è stata lo scenario naturale della famosa omonima battaglia. Oltre ad essere il centro abitato principale della zona, Pylos vanta anche un imponente castello, in ottime condizioni, che però per qualche strano motivo è decisamente sottovalutato dai visitatori.
Arrivare a Pylos dal nord è un po’ terrificante per chi guida mezzi grossi, strada stretta all’entrata della città, con tornanti e in pendenza. Però appena arrivati al livello del mare, ci sono due ampi parcheggi e una vista stupenda sulla baia. Il paese è carino, senza essere niente di speciale, però offre un paio di ottimi punti pernottare e negozi in abbondanza per rifornirsi.
La spiaggia non è delle migliori, soprattutto arrivando da Voidokilia, come sosta la consiglierei solo per chi è interessato visitare la fortezza che, vista da sotto, non rende assolutamente l’idea delle sue dimensioni e complicato disegno.
Il castello, Neokastro, è aperto dalle 8.00 alle 15.00 tutti i giorni eccetto il lunedi e l’entrata costa 3€. Per arrivare all’entrata bisogna prendere la strada per Methoni e svoltare a destra subito dopo il museo archeologico, che abbiamo trovato chiuso. Non è segnalato, però non si può sbagliare. Il parcheggio [36.91281, 21.69218] è abbastanza ampio e offre anche un’ottima alternativa ai parcheggi del porto per pernottare, più ventilato e con abbondante ombra al mattino.
Per la sosta al ci sono due possibilità, il parcheggio più centrale, con vista più bella [36.91514, 21.69518] (foto a sinistra) o quello di fronte, più discreto [36.91505, 21.69770], ma leggermente più movimentato e rumoroso (foto a destra). Se scegliete il secondo meglio mettersi sotto il muro, che garantisce di svegliarsi all’ombra e il più lontano possibile dai cassonetti della spazzatura 😉