Dietro alla facciata conosciuta e turistica di Matala ci sono ancora un paio di angolini rimasti selvaggi e autentici. Una spiaggia di sabbia rossa raggiungibile solo a piedi da Matala, un’altra spiaggia enorme e con pochissima gente a pochi chilometri, dove si può anche pernottare e un monastero scavato nella roccia, difficile da raggiungere, ma bello da scoprire.
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Cominciamo dalla Red Beach, la spiaggia rossa. Si raggiunge seguendo un sentiero ben indicato dal centro di Matala. Si sale la collina e si scende dalla parte opposta. In tutto una ventina di minuti. Il percorso non è molto impegnativo, ma meglio farlo con delle scarpe chiuse. Dall’alto si ha una bellissima vista della baia di Matala.
Proseguendo per il sentiero si arriva alla porta per scendere verso la spiaggia. Alla fine della discesa si trova un piccolo beach bar che mette a disposizione dei clienti un paio di sdraio e ombrelloni.
Komòs è tutta un’altra storia! Una spiaggia infinita alla quale si può accedere da varie strade, a meno di quattro chilometri da Matala.
Il primo punto raggiungibile [35.01262,24.76035] è vicino al sito archeologico, non visitabile, ed è la parte più organizzata con baretto e ombrelloni. I camper qui non sono molto ben visti…
La seconda entrata [35.01895,24.76160] è invece più libera, non molti posti, ma ci si può fermare senza problemi. Anche qui c’è un baretto sulla spiaggia e una piccolo comunità di campeggiatori, per lo più nudisti. Un WC vicino al parcheggio è comodo per svuotare la cassetta e per prendere acqua con un bidoncino in caso di bisogno.
Il monastero di Martsalo [34.94139,24.77027] è stata una delle mie solite follie. La strada sterrata per arrivarci non è da fare in camper, punto e basta! Per chi trova un altro sistema per arrivarci è però una bella gita da fare. Si arriva a uno spiazzo dove si lascia il mezzo e da dove parte il sentiero che porta in una decina di minuti al monastero. La chiesa è scavata nella roccia all’interno di una gola alla cui fine si trova una spiaggia che pare essere molto carina… noi non ci siamo andati perchè faceva già troppo caldo per camminare un’altra mezz’ora sotto il sole.
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