Due siti archeologici importanti risalenti al periodo minoico, vicini Matala: Il palazzo di Festos (scritto anche Festo, Phaestos, Phaistos o Phaestus) e il palazzo di Agia Triada (scritta anche Hagia Triada o Ayia Triada) ambedue portati alla luce da archeologi italiani alla fine dell’Ottocento – inizi ‘900.
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A circa 13 chilometri da Matala visitiamo per primo il sito di Agia Triada [35.05882,24.79367]. L’entrata costa 3€ però con 6€ è possibile prendere il biglietto combinato anche per il sito di Festos risparmiando così un euro. I ragazzi sotto i 18 anni e i “maturi” sopra ai 65 entrano gratis.
Agia Triada fa parte degli scavi compiuti a Creta per mano di Federico Halbherr e colleghi e a loro è probabilmente dovuto il nome cristiano dato al posto (Santa Trinità).
Il palazzo scoperto era probabilmente la residenza estiva del re di Festos e qui sono stati rinvenuti alcuni dei più importanti affreschi dell’età minoica, vari attrezzi e giare che hanno dato importanti informazioni sulla vita e l’arte dei Minoici.
Il sito lo consiglio solo ai veri appassionati di archeologia perchè i ritrovamenti più importanti sono stati trasferiti al museo di Iraklio e qui non è rimasto molto da vedere. Ancora una volta mi sono chiesto che senso ha andare a visitare un sito, quando tutto quello che ci hanno trovato si trova in un’altra città e quello che rimane da vedere sono tabelline del tipo “qui abbiamo trovato…” mah…
Tre chilometri e mezzo più a Est si trova invece il sito di Festos [35.05152,24.81116], molto più impressionante, se non altro per la maestosità dei resti e la posizione panoramica. In realtà anche qui non hanno lasciato molto da vedere a parte mura e scalinate, ma alla fine mi ha lasciato più soddisfatto. L’entrata solo al palazzo di Faestos costa 4€.
Considerato il sito archeologico più importante di Creta dopo quello di Cnossos, dal quale però si differenzia per il metodo differente usato durante gli scavi. A Festos gli archeologi hanno preferito non ricostruire e ristrutturare i ritrovamenti, come a Cnossos, preferendo invece lasciare il tutto inalterato, così come è stato trovato. Qui è stato anche rinvenuto il famoso disco di Festos con i suoi 241 simboli a spirale, che ancora non è sono riusciti a decifrare.
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