Proseguiamo verso oriente e ci fermiamo sulla spiaggetta sotto al monastero Kapsà, dove troviamo un posticino all’ombra e abbastanza riparato dal vento ancora sostenuto. Visitiamo sia il monastero che la gola di Perivolakia, senza però fare tutto il percorso.Dopo una notta tranquilla ci rimettiamo in strada e scopriamo una spiaggia caraibica!
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Monì Kapsà è un impressionante monastero costruito sulla roccia dove sbocca la gola di Perivolakia [35.01993,26.05149]. Si può visitare tutti i giorni dall’alba alle 19.00 (chiuso per pranzo dalle 12.30 alle 15.30) rispettando il codice di abbigliamento dei monasteri.
Dal monastero parte una scalinata che porta alla grotta dove il monaco, ora santo, Gerondoyanni (Giovanni il vecchio) fondatore del monastero, passò gli ultimi anni della sua vita.
Davanti al monastero non è un problema trovare un posto per sostare, anche per la notte. Pur essendo a pochi metri dalla strada, il traffico è minimo e non crea disturbo. Noi abbiamo preferito metterci all’ombra delle piante sulla spiaggia, anche se per arrivarci bisogna stare molto attenti allo scalino tra asfalto e sterrato.
Il sentiero per risalire la gola di Perivolakia parte esattamente sotto al monastero ed è lungo 3,5 chilometri. Non ci siamo voluti addentrare molto perchè il vento ancora abbastanza forte non rendeva la camminata molto piacevole. Peccato perchè il tratto che abbiamo fatto, di poco più di un chilometro, non era niente male…
Passata una notte tranquilla ci rimettiamo in strada in direzione Xirokambos, ma dopo meno di 4 chilometri ci troviamo davanti a questo spettacolo:
La spiaggia di Asprolithos (pietra bianca) [35.01799,26.08774] sembra un miraggio in mezzo all’aridità del resto del paesaggio. Bagno obbligatorio e possibilità di fermarsi nello spiazzo all’estremità est.
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