Continuando la risalita verso nord, ci fermiamo a visitare rapidamente tre borghi, a pochi chilometri da Modena: Vignola, Spilamberto e Castelvetro. Tutti e tre molto carini, anche se ognuno ci ha lasciato impressioni completamente diverse. A quanto pare ogni posto ha delle vibrazioni diverse che trasmette, influenzando il nostro giudizio, al di là della sua bellezza estetica oggettiva. Mi sa che sto diventando sempre più strano… 😉
La rocca di Vignola fa la sua bella impressione appena la si incontra. Dal parcheggio esattamente di fronte [44.47559,11.0113] con ampio spazio anche per i camper, si raggiunge il castello passando da un sottopasso pedonale che fa entrare direttamente nel medioevo.
La rocca è aperta tutti i giorni escluso il lunedi, mattino e pomeriggio, con un intervallo all’ora di pranzo, l’ingesso è gratuito. L’interno è splendido, ci si può perdere per ore salendo e scendendo dalle torri e avventurandosi per i suoi corridoi.
Alcune sale affrescate completano la soddisfazione della visita, assolutamente consigliata.
Nel parcheggio di Vignola penso che si possa dormire più che tranquilli. Noi però dopo il giro del castello, vedendo che il tempo si sta mettendo male e preferiamo spostaci a Spilamberto.
Troviamo un parcheggio esattamente di fianco alla caserma dei carabinieri e vicinissimo al centro [44.53296,11.02132], facciamo un giro in paese, molto carino e controlliamo gli orari per la visita al museo dell’aceto balsamico per l’indomani. Passiamo una notte tranquilla e al mattino andiamo prestissimo al museo… non mi voglio dilungare in particolari, ma un comportamento così sgarbato e snob da parte degli impiegati, credo di non averlo mai incontrato… neanche fossero i direttori del Louvre… ottimo esempio di come un impiegatuccio possa rovinare gli sforzi e gli investimenti fatti per creare un museo che sicuramente è interessante. Ce ne andiamo delusi, facciamo ancora qualche passo e entriamo nel piccolo ma interessantissimo museo archeologico sotto alla torre, con ingresso gratuito. Qui esattamente il contrario. Il responsabile della sala comincia a raccontarci tutto dei reperti esposti, con un entusiasmo e una conoscenza che coinvolgeva tutti i presenti… da medaglia 🙂
Però ormai il danno era stato fatto e ancora disgustati dalla prima esperienza mattutina, ce ne andiamo da Spilamberto giurando che qui non ci metteremo mai più piede.
Prossima destinazione Castelvetro di Modena, dove vorremmo approfittare anche del camper service [44.50935, 10.94858] che abbiamo visto segnalato su un portolano. Ci siamo passati davanti senza vederlo la prima volta, perchè si trova nello spiazzo davanti a un’officina, o almeno così sembra dalla strada, coperto da un paio di piante, però tutto perfettamente funzionante.
Arriviamo nell’ampio parcheggio del cimitero [44.50204,10.94229] e andiamo a fare quattro passi in paese. L’atmosfera è un po’ da scenografia abbandonata. Nessuno per strada, negozi chiusi… finalmente incrociamo una signora che ci svela il mistero: il paese si sta preparando per una grossa festa che comincerà il giorno dopo per la quale tutti sono coinvolti nei preparativi. 🙂
Prima di tornare alla macchina, ci incuriosisce un’indicazione per il Museo dell’Assurdo, una collezione all’aperto di arte contemporanea dedicata all’assurdo… potevamo resistere?
Nel cortile della biblioteca comunale, sono esposte una ventina di opere, alcune delle quali decisamente fuori dal normale… molto carino, per noi è stata la ciliegina prima di ripartire 🙂
Ci rimettiamo in strada verso il nord e ci spostiamo all’area sosta di Montale di Castelnuovo [44.57911,10.9086], comodissima perchè raggiungibile senza grosse deviazioni, essendo vicinissima alla statale. Qui, oltre al camper service, si può parcheggiare e sostare comodamente.