Venezia, non è più la stessa cosa… :(

Camping on Board
europe_italyNon mi riferisco alla città, ovviamente, ma al viaggio con il traghetto dalla Grecia che, da un anno circa non attracca più al Tronchetto, bensì alla Fucina… peccato. Comunque, ecco le informazioni fresche sulla sosta a Venezia, un angolino perfetto per sostare in libera a Comacchio e una sosta strategica vicino a Patrasso per chi arriva a notte tarda.

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Siamo agli inizi di ottobre e approfittando dello sponsoring dell’ANEK che ci offre i biglietti, ci imbarchiamo per Venezia, da dove raggiungeremo Rimini per partecipare al TBDI, un forum dedicato ai bloggers di viaggio.
A Patrasso ci aspetta la prima sorpresa, non c’è più il porto! Sarà anche colpa dell’età, ma con tutto che era passato solo un anno dall’ultima volta che ci eravamo sbarcati, mi ero completamente dimenticato che dal 2011 lo scalo passeggeri è stato ricollocato nella periferia sud della città! Ci mettiamo un attimo a digerire l’errore e facciamo penitenza sorbendoci pazientemente i cinque chilometri di traffico per attraversare la città, seguendo la strada del mare.
Quando arriviamo alle nuove strutture [38.22480,21.72089], passiamo i controlli, molto più severi e lenti del passato e aspettando la nave, che aveva un paio d’ore di ritardo, stiamo ad osservare il triste spettacolo della polizia portuale che rincorre i clandestini che saltano le inferiate di continuo per cercare di infilarsi in qualche tir. Visto da lontano sembra che giochino a guardie e ladri, anzi sono sicuro che sia gli uni che gli altri a momenti si divertano anche. Diventa una specie di sfida a livello personale, che probabilmente aiuta a superare la disperazione e la quasi assoluta certezza per i clandestini, che le probabilità di farcela sono ormai praticamente nulle.
Alla fine ci imbarchiamo alle due di notte e una volta saliti ci rendiamo conto del numero impressionante di camper sul ponte, facendo un rapido conto, parliamo di un’ottantina di mezzi, dei quali solo un altro con targhe italiane!
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Aspettiamo pazientemente il nostro turno per allacciare la corrente e andare a dormire, senza dare troppo peso al fatto che ci avessero messo all’interno, lontani dai finestrini. Il mare era decisamente mosso, ma stanchi come eravamo non ci ha disturbato il sonno più di tanto.
Al mattino quando mettiamo la testa fuori dal camper, il mare si era ormai calmato, ma ci accorgiamo che tutto il ponte era pieno d’acqua, (comprese le prese della corrente!) e solo allora ci siamo resi conto di quanto eravamo stati fortunati a non essere ai lati del ponte, dove tutta la notte sono stati innaffiati dalle onde.
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La giornata in nave passa in fretta, ancora una volta siamo rimasti piacevolmente sorpresi dalla qualità del cibo servito dal self-service (evitando gli spaghetti, si intende). Abbiamo anche scoperto, spiando i camionisti in fila prima di noi, che non ci sono solo i piatti esposti, ma si possono ordinare anche cose fuori menù, come un saganaki per esempio o altro, basta chiedere.
Al mattino seguente, dopo la colazione ci avviciniamo a Venezia e per quanto sapessimo che non si arrivava più al Tronchetto attraversando Venezia, speravamo almeno di riuscire a vedere qualcosa. Invece niente, Il grigiore più assoluto…
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Persa completamente tutta la magia dell’entrata a Venezia, ora tutto quello che si vede sono le ciminiere di porto Marghera e il campeggio della Fusina, che abbiamo visto abbastanza pieno di camperisti, malgrado si trovi in piena zona industriale.
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Il campeggio [45.41943, 12.25625] è aperto tutto l’anno e costa poco meno di 35 euro al giorno per un camper e due persone, corrente inclusa. A poche decine di metri dall’entrata, si trova la fermata del vaporetto che porta a Venezia, 13 euro A/R, 8€ corsa semplice, 26€ biglietto Integrato rete Actv giornaliero.
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Poco più avanti si trova il parcheggio terminal Fusina [45.41969, 12.25567] dove si può invece lasciare il camper per 12 ore con 10 euro e all’interno offre anche la possibilità di fare camper service. È però Vietato pernottare.
A poco meno di 5 chilometri dallo sbarco [45.42735, 12.24716], a Malcontenta, abbiamo individuato un parcheggio libero [45.43851,12.20445] che sembra ideale per una sosta vicina a Venezia. A pochi metri dal parcheggio c’è una fermata della linea urbana degli autobus per Venezia (1.30€).
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Comacchio


Andiamo a fare una visita a San Marino, dove passiamo una giornata stupenda di cui parlerò nel prossimo post e l’indomani ci spostiamo a Rimini Fiera, dove dopo aver fatto un paio di giri, troviamo un parcheggio gratuito perfetto, a 500 metri dall’entrata ovest [44.07301,12.51421]. I tre giorni del convegno passano in fretta, ma il programma è così pieno e interessante che non ci lascia neanche il tempo (o forse il coraggio) per andare a visitare la città… sarà per la prossima volta 😉 Finito l’incontro nel primo pomeriggio, ci mettiamo immediatamente sulla strada del ritorno. Il traghetto parte a mezzogiorno da Venezia, per cui decidiamo di avvicinarci facendo una tappa per la notte all’altezza di Comacchio. Seguendo delle indicazioni lette su un forum, arriviamo precisi a un punto sosta perfetto al lido dei Spina [44.65421,12.25038], vicino al mare, nel parcheggio del Bagno Trocadero, dove passiamo la notte in compagnia di altri due camper italiani. Al mattino ci svegliamo immersi nella nebbia…
Comacchio, punto sosta
Comacchio, punto sostaComacchio, punto sosta
Comacchio, punto sosta
Comacchio, punto sosta

Camper service gratuito vicino a Venezia


Ripartiamo con calma dopo una bella passeggiata sulla spiaggia e poco prima di arrivare a Venezia ci fermiamo al comodissimo camper service gratuito di Santa Margherita [45.247896, 12.107377] per scaricare i serbatoi e fare un carico d’acqua prima di imbarcarci.
Al porto facciamo velocemente il check-in e non ci sono altri ritardi, anche se per qualche motivo inspiegabile il camper deve salire sulla nave solo con il conducente e quasi nessun controllo, mentre i passeggeri devono passare a piedi, con controllo tipo aeroporto di documenti e addirittura passando dal metal detector! Mah… 🙂
Prima di salire chiedo al personale le previsioni del tempo e visto che il mare sarebbe stato tranquillo, mi faccio mettere vicino ai finestroni. Questa volta non ci sono tantissimi camper, circa una quindicina, quasi esclusivamente tedeschi.
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Arrivo a Patrasso


Il traghetto ci scarica a Patrasso a mezzanotte e l’ora non è delle più comode. La città non è molto attraente per fermarcisi a dormire, per cui imbocchiamo la strada senza pedaggi per Corinto, quella che costeggia il mare, alla ricerca di un posto per pernottare tranquilli. Ci fermiamo dopo circa 25 chilometri, in un bel parcheggio sulla spiaggia di Kato Rodini [38.32471,21.88965] che ha anche il grosso pregio di essere in ombra fino a tardi al mattino.
Punto sosta vicino a Patrasso

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