La mia prima volta

Italy, Parma, Salone del Camper
Dopo più di 10 anni come camperista, mi sono finalmente deciso a visitare il famoso Salone del Camper di Parma. Vista l’attualità del soggetto, interrompo la serie di post sui nostri viaggi e mi permetto di scrivere le mie impressioni personali, anche se pienamente condivise dalla mia consorte e compagna di viaggi Elissavet, su quello che è considerato l’avvenimento dell’anno per gli amanti del camper.

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Dopo aver letto sui forum storie di terrore sulle interminabili code alle biglietterie, i prezzi assurdi per mangiare cose orrende e con attese di ore e via dicendo, ci è sembrata una buona idea di arrivare il mercoledì, evitando così la ressa del fine settimana.

Italy, Parma, Salone del Camper
Lo stabile della fiera

Arriviamo di pomeriggio tardo, dopo l’orario di chiusura, come consigliato da molti per trovare più facilmente un parcheggio, ma quando passiamo davanti alla marea di camper dei visitatori, schierati davanti al complesso della fiera, con distanze tra mezzo e mezzo che spesso non permettevano neanche di aprire i finestrini a entrambi, procediamo senza esitazione. Superiamo la fiera, sperando di trovare un posto per parcheggiare vicino, più tranquillo e che non ci desse la sensazione di essere in un condominio della periferia metropolitana… in fondo abbiamo scelto di vivere in camper proprio per il gusto del plain air… o no?

Parma, Salone del Camper

A esattamente un chilometro dalla fiera [44.85069,10.27825] troviamo questo parcheggio, tranquillissimo, gratuito, con pochi ma buoni vicini con i loro camper nuovi e scintillanti, che all’inizio come spesso succede, vedendo lo stato (e lo status) del nostro camperino si sono preoccupati un po’, quando poi però hanno visto che non sembravamo pericolosi ci hanno semplicemente ignorato. In effetti non credo che avremmo avuto molto da condividere 😉
Abbiamo trovato divertente che malgrado le apparenze, noi fossimo gli unici a essere regolari, parcheggiati come si deve all’interno degli spazi segnati, tutti gli altri o sporgevano chiudendo anche tutto il marciapiede, o occupavano più di un posto senza nessuna vergogna… mah

Italy, Parma, Salone del CamperItaly, Parma, Salone del Camper

Al mattino, passeggiamo fino alla fiera, alle cui porte arriviamo in meno di un quarto d’ora, attraversando i corridoi formatisi in mezzo ai camper nel parcheggio, tra l’altro ancora mezzo vuoto e destinato di riempirsi all’inverosimile per il week-end. Confermiamo così di aver fatto la scelta giusta a evitarci l’esperienza “parcheggio in fiera”, la situazione non è vivibile e costa pure 8euro al giorno.
Alla biglietteria nessuna coda, anzi in giro c’è ancora poca gente e si può entrare a curiosare in qualsiasi mezzo senza attesa, la situazione comincia a movimentarsi solo dopo le 11 ma senza esagerazioni.

Italy, Parma, Salone del Camper
Uno dei mezzi curiosi esposti

All’inizio rimaniamo un po’ intimiditi dalle dimensioni della mostra, quattro padiglioni e centinaia di camper esposti, più accessori e decine di stand di cibarie varie che sono un’ottima alternativa alla tavola calda\bar\pizzeria della fiera. Noi comunque, come molti altri, ci siamo portati dietro pranzo e bibite e abbiamo comodamente pranzato seduti sulle panchine del cortile, godendoci il bel tempo.

Cominciamo il nostro pellegrinaggio da costruttore a costruttore, per toglierci lo sfizio di vedere come sono fatti all’interno i camper che incrociamo per strada sia per vedere con cosa potremmo sostituire il nostro fedele, ma ormai anziano camperino.

Premetto che le caratteristiche per il camper ideale per noi sono:
– lunghezza massima 5 metri, per poter parcheggiare e circolare ovunque senza problemi
– furgone con portellone laterale, per avere una finestra sul mondo esterno e non sentirci chiusi in un camion frigorifero
– alto almeno 2.80 per non soffrire di claustrofobia chiusi dentro durante i lunghi pomeriggi invernali o le sempre più frequenti giornate di pioggia
– bagno con doccia
– area giorno comoda e spaziosa, con la possibilità di sdraiarsi per un pisolino pomeridiano
– almeno un letto doppio comodo, di minimo 1,40 x 2 metri
– armadio per appendere le quattro cose che ci portiamo dietro spazio per le borse dell’attrezzatura fotografica

Chiediamo troppo? Così è sembrato alla maggior parte degli allestitori, infatti rimanevano tutti molto sorpresi quando gli dicevamo che il camper che abbiamo adesso ha tutte queste caratteristiche, con in più un secondo letto matrimoniale!! L’unico neo che ha è di essere un modello dell’88 e in quanto Euro 0, cominciamo ad avere problemi a circolare liberamente in alcune città.

Italy, Parma, Salone del Camper
Questo modello sperimentale per noi è stato il mezzo più interessante come innovazioni e allestimento, anche se per il momento non in produzione

Dove vedevamo un furgonato ci fermavamo a ficcare il naso per vedere le meraviglie delle nuove tecnologie. Prima osservazione: escludendo i classici modelli della Westfalia e similari, che sono fuori gara per la mancanza del bagno e un modello della Gulliver, che però non aveva il portellone, non c’erano altri camper fino a 5 metri. I più piccoli cominciavano per tutti da 5.40
Ora… 40 centimetri in più possono non essere la fine del mondo. Ok sicuramente ci si dimentica di poter parcheggiare ovunque, bisogna anche stare un po’ più attenti ai paesini dove ci si va a infilare, però in cambio di maggiore spazio forse si può fare un compromesso… e invece arriviamo alla seconda considerazione: con un paio di eccezioni, venduti a prezzi esagerati, lo spazio vivibile è considerevolmente diminuito e, grande delusione, tutti i costruttori hanno adottato la stessa orrenda organizzazione dello spazio interno. In pratica da un allestitore all’altro quello che cambia sono solo i colori e qualche piccolo dettaglio.

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Italy, Parma, Salone del Camper
Modelli diversi, stessa mancanza di praticità! Le gambe dove si mettono?
Italy, Parma, Salone del CamperItaly, Parma, Salone del Camper

Le due cause che hanno creato questo assurdo sono, da una parte l’allungamento dei musi dei furgoni che hanno quasi tutti ormai la cabina di guida arretrata, cosa che potrebbe giustificare, in caso di assoluta mancanza di creatività da parte degli allestitori, la maggiore lunghezza. Quello che però abbiamo trovato assurdo è il letto fisso in coda, che porta via permanentemente, nel migliore dei casi 1,20 di spazio. Così è ovvio che tutto il resto deve venire compresso al punto che la dinette ha un tavolino tipo ferrovie dello stato, dove non ci stanno due piatti uno di fronte all’altro e con sedili tipo easyjet, dove due persone sedute di fronte si devono incastrare tra di loro per farci stare le gambe. Come se non bastasse la cucina è diventata un ingombro che chiude metà dell’apertura del portellone e in molti modelli non esiste più un armadio decente… in compenso tutti hanno il gradino elettrico e l’illuminazione a led… mah

A sentire i venditori, la colpa è dei clienti che sono troppo pigri per fare il letto tutte le sere, trasformando la dinette in zona letto, come nei “vecchi” modelli. Io in camper ormai ci vivo e posso assicurare tutti i costruttori che in uno dei camper che propongono adesso non resisterei per piu di 3 settimane. Meno gadget e meno lusso e uso piu intelligente dello spazio e delle risorse… scalino elettrico, come se la corrente avanzasse su un camper… mah… ma sono l’unico a pensarla così?

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3 thoughts on “La mia prima volta

  1. Condivido i le tue riflessioni, ho un LT dell’87 e volevo anch’io provare questa fantomatica fiera del camper..alla fine ho desistito , grazie alle foto di chi l’aveva visitato. Tu mi confermi che ho fatto la scelta giusta. Tutti uguali. Ciao

    • Noi avevamo una mezza idea di cambiare il nostro, ma dopo quello che abbiamo visto abbiamo deciso di tenercelo stretto, mille volte spendere per sistemarlo e tenerlo in vita, piuttosto che prendere un mezzo nuovo e pentirsene ogni volta che ci siede a tavola 🙂

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